Entusiasmante novità quest’anno, nell’ambito del PROGETTO RICERCA E CONSERVAZIONE ALBANELLA MINORE MAREMMA TOSCANA 2021!!
La scoperta di un nuovo sito di nidificazione e, molto singolare per il fatto che il maschio presenta un raro morfismo parzialmente melanico, più scuro rispetto al normale e due dei tre giovani involati siano proprio melanici!
Il nido segnalato della guida ambientale escursionista Erika Morganti, si trova all’interno del Parco Faunistico Amiata, controllato costantemente da Guido Bernardo Pappagallo di Maremma Pro Natura con la supervisione della responsabile del progetto Elena Grasso.
Fig. 1 : Maschio giovane con morfismo melanico
Il Parco Faunistico Amiata, merito sia dell’attuale gestione che della posizione geografica rappresenta un sito ad elevata biodiversità, quindi un ambiente sano, salubre, ricco di prede, che ha permesso alla coppia di albanelle minori di portare a termine la nidificazione nel migliore dei modi, con l’involo di 3 giovani.
Importante il fatto che la nidificazione non sia stata disturbata dall’uomo, poiché il sito è protetto e l’accesso limitato solo alla responsabile del progetto e alla direttrice del parco Donata Marruchi. Le attività di adulti e giovani si potevano e si possono ancora osservare senza arrecare loro disturbo, dalle apposite torrette di avvistamento che permettono una fruizione dell’ambiente rispettosa del mondo naturale.
Di contro durante il progetto è stata riscontrata, con molto rincrescimento, l’estinzione di una colonia di albanelle in un sito conosciuto in zona Amiata, meta ormai da anni di fotografi e curiosi che andando a disturbare senza rispetto e nei momenti critici della nidificazione, hanno fatto allontanare questi rapaci, facendo in qualche caso andare a monte la nidificazione, avvicinandosi
troppo ai siti. Per evitare ciò in futuro, per questo ed eventuali altri siti in pericolo, si provvederà a prendere le giuste contromisure per operare una sorveglianza attiva in presenza e da remoto.
Fig. 2 : Maschio adulto parzialmente melanico
Parliamo di una specie altamente protetta, inserita in Allegato 1 della Direttiva 2009/147/CE, meglio nota come Direttiva Uccelli e quindi il disturbo si configura come reato, sarà richiesta perciò la collaborazione delle Forze dell’Ordine per evitare che questi atti si ripetano mettendo a rischio una specie che è già in pericolo di estinzione.
Ricordiamo che il progetto è sostenuto dalle associazioni GOM – Gruppo Ornitologico Maremmano A. Ademollo e Maremma Pro Natura e da Agrofauna s.r.l.s., Istituto Leopoldo II di Lorena-Scuola di Agraria di Grosseto tramite la Fondazione CR Firenze, Banca TEMA.
Dr.ssa For. Elena Grasso
Si ringrazia per le foto Guido Pappagallo
Fig. 3 : Maschio giovane con morfismo normale