Gli scopi di questo progetto erano molteplici, sicuramente determinare nel modo più preciso possibile il numero di animali presenti all’interno della ZRC di Volterra, rendere partecipe una larga percentuale di cacciatori del luogo delle potenzialità che il loro istituto possiede e di quello che è il vero patrimonio faunistico esistente. Infine mettere a punto un valido sistema di censimento che affini il livello di precisione del dato.
Il censimento nella ZRC di Volterra è stato svolto con due diversi metodi contemporanei tra loro. Con il metodo “da punti di vantaggio” e con transetto lineare e “Distance sampling”. I dati ricavati dai due tipi di censimento sono stati confrontati in modo da valutare quale fosse il migliore per quanto riguarda l’esaustività del dato raccolto.
Le sessioni si sono svolte nel periodo estivo visto che in questa stagione si ha la massima visibilità di animali oltre alla massima percorribilità del transetto. Inoltre è possibile, in particolare per il fagiano, determinare la percentuale di giovani rispetto agli adulti e quindi stimare il successo riproduttivo.
Censimento da punti di vantaggio
Questo censimento comporta una pianificazione e organizzazione da svolgere prima della sua realizzazione, soprattutto a causa della necessità di coinvolgere un gran numero di operatori da impiegare contemporaneamente sul territorio.
A tale scopo sono state realizzate adeguate riunioni divulgative e altrettante di formazione degli operatori.
Scelta dell’area campione
Per poter effettuare la scelta delle aree campione l’area della ZRC è stata suddivisa in quadrati regolari di 1.000 m di lato, ottenendo in questo modo una griglia le cui maglie corrispondono a 100 ha di superficie
Aree di osservazione
Con opportuni sopralluoghi, sono state scelte le posizioni di avvistamento, dalle quali l’osservatore avrebbe avuto la migliore visione del territorio.
Di volta in volta, le posizioni sono state scelte come punti di vantaggio per altezza o per angolazione in modo da avere ben visibile l’area effettivamente sottoposta a censimento.
La tracciatura delle aree di osservazione è stata fatta in modo che gli osservatori contigui non avessero zone di sovrapposizione e nello stesso tempo fosse possibile coprire la maggior superficie visibile. Il lavoro post sopralluogo ha impegnato l’operatore nel disegno delle aree effettivamente osservabili.
Distance sampling
In questa seconda modalità di censimento è stata messa in atto la tecnica che ormai da alcuni anni viene utilizzata all’interno delle nostre ZRC e ZRV, applicando il metodo di analisi del Distance Sampling alle osservazioni ricavate dallo svolgimento di un transetto lineare.
Per tale censimento viene rilevato, per ogni animale o gruppo di animali osservato, la specie, la consistenza numerica e la distanza perpendicolare, rilevata tramite telemetro laser, tra l’animale e la linea del transetto.
Transetti percorsi all’interno della ZRC
RISULTATI
Per l’analisi sono state considerate solamente le osservazioni che ricadevano all’interno delle aree assegnate. Si è ritenuto necessario effettuare alcune scelte nell’analisi dei dati grezzi per evitare conteggi doppi. Abbiamo escluso le doppie osservazioni mediante la sovrapposizione delle posizioni e degli orari di avvistamento. Sono stati considerati avvistamenti diversi solo i casi in cui i due criteri non coincidevano. Dall’analisi sono stati escluse le registrazioni relative al “solo canto” o “abbaio” degli animali, solo nel caso in cui tale animale non sia stato effettivamente visto da nessun altro. Si è scelto di eliminare anche i dati relativi alle registrazioni delle specie faina, gatto e poiana perché solo un numero ristretto di operatori ha riportato tali dati, da essi non è stato però possibile ricavare un dato di densità attendibile.
Specie osservata | n° animali |
---|---|
Capriolo | 61 |
Cinghiale | 31 |
Fagiano | 193 |
Lepre | 64 |
Pernice | 5 |
Volpe | 19 |
Totale | 373 |
Valutazione del metodo e proposte per il futuro
Il metodo dell’appostamento ha fornito una stima delle consistenze ben al di sopra di quelle rilevate con il metodo del transetto. La percentuale di differenza per le due specie è circa il 27 %. Analizziamo quindi quali sono i pro ed i contro del metodo.
Coinvolgimento dei volontari
Il metodo dell’appostamento coinvolge un numero di persone maggiore rispetto al transetto lineare, quest’ultimo infatti viene di solito eseguito con un massimo di due volontari appartenenti all’area censita. Nel metodo da appostamento il coinvolgimento del volontariato è notevolmente più alto con il vantaggio di avere un impegno diretto e far toccare con mano le effettive consistenze di selvaggina che altrimenti, sarebbero solo “riferite” con un freddo rapporto trasmesso all’ATC o alla Provincia. Molti volontari non hanno infatti “l’occasione” di poter verificare direttamente le consistenze effettive e non sempre si conoscono i metodi migliori per venirne a conoscenza.
Investimenti
Il metodo del transetto consente a prima vista un maggiore risparmio in termini di investimenti monetari da parte dell’Ente committente il censimento. Un’ adeguata programmazione ed un buon livello di efficienza invece del metodo da appostamento, consentirebbe una diminuzione (ovviamente non nei primi anni di avvio del sistema) di un risparmio a carico del compenso tecnico che ovviamente vedrebbe la sua figura meno impegnata direttamente sul campo.
Conclusioni
Per i motivi suddetti e quindi per una maggior precisione della stima, per un maggior coinvolgimento del personale volontario e non per ultimo per una migliore realizzazione sul campo del censimento, si consiglia l’utilizzazione del metodo da appostamento.